C’era una volta …. la latteria.
Con queste parole si potrebbe iniziare il racconto di molti paesi del Friuli Venezia Giulia.
Un tempo le latterie sociali, gestite direttamente dai produttori di latte, erano diffuse su tutto il territorio, basti pensare che nel 1960 in regione se ne contavano addirittura seicentocinquantadue.
Nel corso degli anni, con la chiusura delle stalle e la concentrazione della produzione casearia, la maggior parte di loro cessò però l’attività.
Tra le poche realtà ancora aperte, nel pordenonese troviamo le storiche Latterie sociali cooperative di Marsure di Aviano, Palse di Porcia e Maron di Brugnera, nate rispettivamente nel 1922, 1926, 1931 e ancora oggi punto di riferimento per gli allevatori e la comunità locale.
La nascita del progetto
A inizio 2019 l’allora presidente della Latteria di Marsure mi chiese di promuovere un incontro fra i rappresentanti delle tre società, per un confronto sulle problematiche comuni. E così dopo un giro di telefonate, organizzai un momento di ritrovo davanti a una pizza.
Alcuni non si conoscevano tra loro, mentre altri si erano già incrociati in diverse occasioni. Com’era naturale fosse, dai primi discorsi emerse subito lo sconforto per le difficoltà del comparto e l’insoddisfazione per la conseguente non adeguata remunerazione del latte. La loro sensazione era quella di essere tanti Don Chisciotte alle prese con le pale dei mulini a vento. Ma c’era anche il desiderio di farsi forza, di riconoscersi, di abbattere le distanze per creare alleanze, anziché competizione.
A quell’incontro ne seguirono tanti altri per discutere insieme visioni, obiettivi e percorsi aziendali.
Pian piano prese luce un progetto comune fondato sui valori in cui le tre latterie e i relativi soci si identificano e che vogliono trasmettere ai loro clienti. Tra questi troviamo la tradizione, la storia e la cultura del territorio, la cooperazione, la trasparenza, la qualità, la genuinità e la sostenibilità delle produzioni.
Le imprese si unirono quindi in un’Associazione Temporanea d’Impresa (ATI) e ad agosto 2020 chiesero un aiuto alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ai sensi dell’art. 33 della L.R. 6/2019, per lo sviluppo delle azioni del progetto oggi contraddistinto dal marchio Fildilat – Latterie Pordenonesi di Filiera.
Gli obiettivi e le azioni
L’intento delle tre cooperative è quello di curare il rapporto diretto con il consumatore finale e quindi di valorizzare la filiera corta.
Per questo hanno rinnovato gli arredi dei negozi annessi al caseificio, con uno stesso “vestito” che vuole raccontare proprio la filiera e il territorio. Corpo e anima di un’azienda sono però costituiti soprattutto dalle risorse umane. Un altro passo importante è stato pertanto il coinvolgimento del personale che ha seguito appositi corsi di formazione su aspetti legati ad aggregazione, partecipazione, consapevolezza e cura della relazione con il cliente. La condivisione di esperienze formative e della visione di progetto ha favorito la conoscenza reciproca e l’integrazione fra tutti i soggetti impegnati nelle tre filiere, creando i presupposti per future proficue collaborazioni.
Per raccontare Fildilat non poteva poi mancare un adeguato piano di comunicazione, on line con sito web e social network e off line con la diffusione di materiale pubblicitario, eventi in latteria e partecipazioni a fiere.
Il 26 marzo scorso ha avuto luogo una “Presentazione itinerante di Fildilat” al pubblico, con un appuntamento alle 8,30 alla Latteria di Marsure per la prima colazione con latte, yogurt, ricotta e burro freschissimi, alle 10,30 alla Latteria di Palse per l’aperitivo con invitanti stuzzichini a base naturalmente di prodotti caseari e alle 12,30 alla Latteria di Maron per un pranzo leggero con preparazioni culinarie in cui il formaggio era ingrediente principe. Con l’occasione i casari hanno fatto visitare i caseifici raccontando la loro attività e i processi di produzione.
Dal 9 all’11 aprile le tre latterie Fildilat hanno invece presenziato a Cucinare, Salone dell’enogastronomia di qualità, della Fiera di Pordenone dove hanno messo in luce peculiarità e varietà dell’offerta integrata, curando una serie di degustazioni dei loro prodotti di maggior pregio.
A breve ci sarà poi, per ogni caseificio, una giornata di “Latteria aperte” con visite, giochi e degustazioni, appuntamento che a Marsure è già stato fissato per il prossimo 21 maggio e che comprenderà i festeggiamenti per il centenario della latteria.
Fildilat sta però mettendo in calendario tante altre iniziative finalizzate a far conoscere il comparto lattiero caseario pordenonese e ad accogliere consumatori e cittadini nel suo mondo.
Nell’ambito del progetto le tre cooperative hanno previsto e in gran parte già effettuato interventi migliorativi anche su locali e attrezzature per la caseificazione, mentre alcuni soci conferitori hanno fatto investimenti nelle loro stalle per aumentare il benessere animale.
Le prospettive
Cosa è cambiato per queste latterie rispetto al primo incontro di inizio 2019?
Sicuramente questo progetto sta facendo guardare a soci, amministratori e personale delle tre latterie, con più entusiasmo e speranza al futuro delle loro imprese, perché l’unione li fa sentire in grado di crescere e più strutturati per superare le difficoltà.
C’è però anche da parte di tutti il grande piacere di fare qualcosa di bello per il territorio da cui il progetto e le persone che ne fanno parte traggono le radici.
Le considerazioni personali
Facendo un plauso ad amministratori e personale delle tre cooperative che si sono messi in gioco lasciando da parte aspetti individuali di campanilismo, in qualità di project manager di questo progetto voglio sottolineare alcuni aspetti che a mio avviso hanno contribuito o stanno contribuendo a determinarne il successo.
1 – Il bisogno delle latterie di unirsi per sopravvivere. Anche se può sembrare brutale spesso sono proprio le difficoltà che fanno cercare strade diverse. E’ stato così anche per questo progetto perché di fatto le piccole realtà, spesso non riescono singolarmente a intraprendere azioni oggi necessarie, ma dal costo per loro insostenibili.
2 – La nascita del progetto dal basso, cioè dalle stesse imprese e non “calato dall’alto”. Purtroppo nella mia vita professionale ho visto fallire progetti bellissimi anche perché promossi da soggetti esterni e per questo non sentiti dagli stessi imprenditori a cui si rivolgevano.
3 – Il lungo tempo di stesura del progetto. Dai primi incontri alla presentazione della domanda di aiuto in Regione sono trascorsi ben diciotto mesi. In questo periodo le idee sono state discusse, ridiscusse, cambiate e soprattutto le decisioni sono state metabolizzate da tutti. I ripetuti incontri hanno anche permesso la conoscenza e l’acquisizione di fiducia l’uno nell’altro.
4- L’impegno e il coinvolgimento, seppur a diverso livello decisionale e operativo, di tutti i soggetti della filiera e del personale. Questo ha permesso loro di riconoscersi nel progetto e quindi di diventarne loro stessi promotori.
5 – La condivisione dei valori di progetto da parte di fornitori e consulenti a cui sono stati affidati i lavori o gli incarichi. Dall’impresa che ha curato lo studio e la realizzazione degli arredi, all’agenzia incaricata della comunicazione con i suoi collaboratori, ai professionisti che hanno organizzato e curato la formazione del personale, tutti sono entrati nell’anima del progetto, anche in termini personali riuscendo quindi a fare la differenza nell’esecuzione dei loro compiti.
6 – Il sostegno finanziario della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Le imprese hanno potuto usufruire di un importante aiuto regionale che ha permesso loro di realizzare le azioni di progetto nei termini desiderati. Voglio però sottolineare che le latterie avevano incominciato a ritrovarsi già a gennaio 2019, quando ancora non esisteva la norma per poter accedere al finanziamento. Forse il suo successo deriva proprio anche dal fatto che non è nato solo perché c’erano soldi pubblici da spendere, come purtroppo succede in molti casi.
Ora spetterà a noi consumatori sostenere il percorso intrapreso da queste imprese condividendone i valori e acquistando i loro prodotti!
2 maggio 2022