
C’è un piccolo e grazioso centro abitato sulla pedemontana pordenonese che racconta storie di lavoro e di emigrazione delle popolazioni locali e che dà il suo nome a un bulbo prezioso in cucina.
Sto parlando naturalmente di Cavasso Nuovo, paesino di antiche origini, che ospita il Museo dell’Emigrazione nel prestigioso palazzo dei Conti Polcenigo-Fanna denominato Palazat, e che è molto conosciuto in ambito agricolo ed enogastronomico per la sua cipolla rossa, presidio Slow Food.
A Cavasso Nuovo c’è poi il laboratorio di produzione di pitina di Filippo Bier, responsabile dei Presidi Slow Food del Friuli Venezia Giulia, un macellaio che ha recuperato, valorizzato e portato fuori regione questo salume caratteristico delle valli pordenonesi, oggi a marchio IGP, e che ha aiutato altri artigiani ad avviarne la produzione.
A Cavasso Nuovo c’è infine la storica Trattoria Ai Cacciatori che interpreta in cucina in modo magistrale cipolla rossa, pitina, mele antiche e tanti altri prodotti locali.
Domenica 10 novembre, grazie anche alla disponibilità del Comune e dell’Associazione Produttori Cipolla Rossa, accompagnerò i soci del Lions Club di Motta di Livenza (TV) alla scoperta di queste “chicche”, in un tour culturale enogastronomico che permetterà loro di cogliere cuore anima e sapori di un territorio sincero e per tanti aspetti unico.
Per i partecipanti sarà sicuramente un’esperienza da ricordare!